sabato 18 luglio 2015

Batman: Arkham Knight - Recensione


A cura di Lorenzo Drake

VOTO: 7,0

PRO
Ottima grafica
Buon sistema di controllo della Batmobile
Sfide dell'enigmista ben congegnate

CONTRO
Pessima gestione del ritmo
Fasi con la Batmobile estremamente ripetitive
Narrativa inaccettabile
Missioni secondarie anonime e per nulla varie


Batman non era certo ricordato per i videogiochi, a causa di titoli dimenticabili e mal realizzati, almeno fino all'arrivo di Rocksteady, che nel 2009 stupì con Akrham Asylum e due anni dopo con un altro capolavoro, Akrham City. Si credeva che Origins fosse l'antipasto in attesa di Knight, in realtà così non è stato, scopriamo perché.Batman non era certo ricordato per i videogiochi, a causa di titoli dimenticabili e mal realizzati, almeno fino all'arrivo di Rocksteady, che nel 2009 stupì con Akrham Asylum e due anni dopo con un altro capolavoro, Akrham City. Si credeva che Origins fosse l'antipasto in attesa di Knight, in realtà così non è stato, scopriamo perché.

Come peggiorare quanto di buono fatto in una saga
La narrativa dei precedenti episodi si è mantenuta su alti livelli, grazie a personaggi credibili e un ritmo avvincente, non da meno i villian, sempre spettacolari e ben adattati nel contesto. Purtroppo in Arkham Knight riconoscere l'abilità di Rocksteady è molto difficile; in poche parole potremmo dire che è nettamente inferiore, e non solo, alcuni difetti sono da principianti della scrittura. Il processo inverso della maturazione definitiva con il capitolo finale di una serie.
Spaventapasseri si è impossessato di Gotham City, come sempre spetta a Batman salvare la città, questa volta tornementato dai sensi di colpa per la morte di Joker. Nell'incipt della storia impersoneremo un poliziotto, ed è sinceramente esaltante, lasciando presagire a uno sviluppo originale e spettacolare, invece affonda nella mediocrità sempre più con il proseguimento degli avvenimenti. Crane si rivela sottotono, privato del mordente che caratterizzava i precedenti villain, peraltro si vede solo in poche scene e a tratti sparisce del tutto; ancor più deludente è il Cavaliere di Arkham, un personaggio fuori luogo e assolutamente prevedibile, affossato ulteriormente dalla sua presenza nelle fasi stealth, che comunica ai criminali informazioni estremamente ripetitive sulla posizione del Pipistrello. Tornano anche Due Facce, Pinguino e altri "storici", tutti relegati a veloci cut-scenes, non esattamente la degna conclusione. Pessimi i colpi di scena, banali e per nulla ispirati. Fortunatamente almeno uno si salva: il Joker, le cui apparizioni sono divertenti e ben costruite, un ritorno abbastanza originale, nonostante appaia quando fa comodo alla narrazione. Una trovata assurda riguarda il finale: per sbloccare quello vero si dovranno raccogliere tutti i collezionabili e completare al 100% le quest; paradossale visto che si tratta del capitolo finale.


L'attesissima Batmobile, una new entry fin troppo presente
Ormai conosciamo tutti il gameplay degli Arkham: un ottimo sistema di combattimento denominato FreeFlow, fasi stealth ricche di approcci ed esplorazione unita ad enigmi ambientali con l'utilizzo dei molteplici gadget. La formula non è invecchiata, anzi si presenta superiore a titoli oggi impresentabili come AC: Unity. La Batmobile è senza dubbio l'elemento principale di Knight, ciò che tutti i fan attendevano e che sembrava dovesse elevare il gioco a capolavoro della quadrilogia. Il mezzo presenta un design eccezionale, curato fin nei minimi particolari e dotato di armi molto potenti; il sistema di controllo è di ottima qualità: tre visuali, modalità "guida" per sfrecciare in tutta Gotham e un'altra di combattimento più lenta e precisa. Nelle prime ore di gioco sorprende positivamente e amplia le meccaniche ormai consolidate verso nuovi orizzonti, il problema sorge nel momento in cui si capisce che dopo quelle che poche ore si esauriscono le novità, è tutto lì, gli upgrade si limitano ad incrementi della potenza delle mitragliette fisse o alla capacità di schivare più velocemente. Avrebbe potuto salvarlo in parte una varietà accettabile di corazzati, così non è stato, bensì vi sono due tipologie di tank: i classici che incontreremo fino alla fine e altri più voluminosi da inseguire furtivamente e agganciarli con conseguenti missili. L'automobile dà il meglio di sé nelle sfide dell'enigmista, questa volta separate dai collezionabili sparsi per la mappa, complessivamente sono 10 e il nostro amato/odiato veicolo dovrà evitare ostacoli (con l'aiuto di un'interessante funzione che permetterà di attivarli e disattivarli), oltrepassare pareti similmente ai platform game e dare prova di velocità con il propulsore. Se siete rimasti delusi da i problemi descritti, non è finita: il bilanciamento fra Batmobile, combattimento e fasi stealth corrisponde rispettivamente a 70%, 20% e 10%, il dubbio è che abbiano voluto dare spazio alla "grande novità", senza pensare che dovrebbe essere pur sempre una delle caratteristiche del gameplay e non quella principale.


Dimentichiamoci l'intensità e la varietà dei precedenti capitoli
Soffermiamoci ora su una delle debolezze maggiori: le quest secondarie. La maggior parte sono ripetitive fino alla nausea e quelle con proprie storyline si concludono davvero velocemente, un passo indietro notevole, e come se non bastasse ve ne sono un paio che rasentano il demenziale tanto semplici e inutili.
Le novità sono davvero poche: due gadget fin troppo utili e qualche abilità come il triplo Ko, quest'ultimo in particolare rende ben più semplici le sequenze furtive; si salva l'I.A: i nemici vi staneranno nelle grate, invieranno droni e bruceranno i condotti, peccato che non serva a molto considerata la grande facilità con cui si portano a termine la maggior parte delle situazioni; ebbene nemmeno la difficoltà si mantiene sui livelli del passato, ormai un lontano ricordo, Batman è così potente da eliminare senza troppi problemi eserciti di avversari e un grande numero di carri armati. Da notare inoltre la rigidità con la quale si utilizzano i gadget, tutti relativi a poche missioni principali e decisamente guidati. Un accenno al dual play, costituito da combattimenti in coppia nei quali si può switchare da un personaggio all'altro (Robin, Nightwing e Catowman), un'idea buona ma inconsistente a dir poco, forse qualcosa di più che pochi secondi di presenza complessiva di Nightwing avrebbero aiutato. Una delle maggiori qualità sono le investigazioni, piuttosto varie e coinvolgenti, fra ricostruzioni di scene del delitto in 3D, riavvolgimento di sequenze su schermi ed analisi anatomiche del corpo umano, quest'ultime sono il punto debole fra le tre categorie. A questo punto viene difficile elogiare la vastità della mappa, suddivisa in tre aree, vista la povertà del mondo di gioco. Altro grave difetto è l'assenza di boss fight, può essere che non abbiano più idee? Inaccettabile per una software house di un simile spessore.


La maestosità di Ghotam City
A primo impatto Akrham Knight è eccezionale: modello di Batman curatissimo, pioggia battente molto realistica e un'orizzonte sconfinato, a cui si aggiungono texture che spaziano dal buono all'ottimo, esplosioni spettacolari e dimensioni della mappa maggiori. Gli altri personaggi non godono dello stesso dettaglio, alcuni volti sembrano appartenere alla passata generazione e le animazioni sono a tratti legnose. Si tratta di una versione modificata dell'Unreal Engine 3, ma il lavoro svolto rispetta i canoni attuali, un esempio è l'assenza di caricamenti fuorché il riavvio dopo la morte. Le location interne non sono memorabili come molte di City, si dimenticano facilmente e per una serie come questa è un vero peccato.
Sul fronte sonoro abbiamo doppiaggio ed effetti buoni come sempre, non affiancati da una colonna sonora adeguata, i temi principali di City avevano una carica diversa dagli attuali, non spiacevoli, ma sicuramente sottotono.
La longevità si assesta sulle 12 ore per completare la storia a difficile (che corrisponde al normale/facile dei precedenti) e molte più per un completamento del 100%.


COMMENTO FINALE
Batman Arkham Knight non è la degna conclusione di una saga tanto importante. Il pessimo bilanciamento danneggia i singoli compomenti del gameplay. La Batmobile è dotata di un ottimo sistema di controllo, ma davvero ripetitiva a causa di sole due tipologie di tank, una presenza eccessiva abilità quasi inutili; il combattimento e le fasi stealth sono ottimi come sempre, peccato che siano in numero estremamente ridotto e la grande facilità rispetto ai precedenti si fa sentire non poco. Nemmeno la storia convince, anzi stupisce per quanto sia banale e mal costruita, i personaggi sono sottotono e prevedibili, si salva in parte solo il Joker. Le missioni secondarie sono estremamente simili fra loro e caratterizzate da storyline risibili, in conclusione possiamo affermare che non c'è un minimo dell'intensità a cui la serie ci ha abituato. L'ottima grafica non serve a molto, considerata la delusione generale. Consigliato a chi cerca un action adventure discreto e ai fan irriducibili di Batman.


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