A cura di Lorenzo Drake
VOTO: 7,0
PRO
Ottima grafica
Buon sistema di controllo della Batmobile
Sfide dell'enigmista ben congegnate
Buon sistema di controllo della Batmobile
Sfide dell'enigmista ben congegnate
CONTRO
Pessima gestione del ritmo
Fasi con la Batmobile estremamente ripetitive
Narrativa inaccettabile
Missioni secondarie anonime e per nulla varie
Missioni secondarie anonime e per nulla varie
Batman
non era certo ricordato per i videogiochi, a causa di titoli
dimenticabili e mal realizzati, almeno fino all'arrivo di Rocksteady,
che nel 2009 stupì con Akrham Asylum e due anni dopo con un altro
capolavoro, Akrham City. Si credeva che Origins fosse l'antipasto in
attesa di Knight, in realtà così non è stato, scopriamo perché.Batman
non era certo ricordato per i videogiochi, a causa di titoli
dimenticabili e mal realizzati, almeno fino all'arrivo di Rocksteady,
che nel 2009 stupì con Akrham Asylum e due anni dopo con un altro
capolavoro, Akrham City. Si credeva che Origins fosse l'antipasto in
attesa di Knight, in realtà così non è stato, scopriamo perché.
Come peggiorare quanto di
buono fatto in una saga
La
narrativa dei precedenti episodi si è mantenuta su alti livelli,
grazie a personaggi credibili e un ritmo avvincente, non da meno i
villian, sempre spettacolari e ben adattati nel contesto. Purtroppo
in Arkham Knight riconoscere l'abilità di Rocksteady è molto
difficile; in poche parole potremmo dire che è nettamente inferiore,
e non solo, alcuni difetti sono da principianti della scrittura. Il
processo inverso della maturazione definitiva con il capitolo finale
di una serie.
Spaventapasseri
si è impossessato di Gotham City, come sempre spetta a Batman
salvare la città, questa volta tornementato dai sensi di colpa per
la morte di Joker. Nell'incipt della storia impersoneremo un
poliziotto, ed è sinceramente esaltante, lasciando presagire a uno
sviluppo originale e spettacolare, invece affonda nella mediocrità
sempre più con il proseguimento degli avvenimenti. Crane si rivela
sottotono, privato del mordente che caratterizzava i precedenti
villain, peraltro si vede solo in poche scene e a tratti sparisce del
tutto; ancor più deludente è il Cavaliere di Arkham, un personaggio
fuori luogo e assolutamente prevedibile, affossato ulteriormente
dalla sua presenza nelle fasi stealth, che comunica ai criminali
informazioni estremamente ripetitive sulla posizione del Pipistrello.
Tornano anche Due Facce, Pinguino e altri "storici", tutti
relegati a veloci cut-scenes, non esattamente la degna conclusione.
Pessimi i colpi di scena, banali e per nulla ispirati. Fortunatamente
almeno uno si salva: il Joker, le cui apparizioni sono divertenti e
ben costruite, un ritorno abbastanza originale,
nonostante appaia quando fa comodo alla narrazione. Una trovata
assurda riguarda il finale: per sbloccare quello vero si dovranno
raccogliere tutti i collezionabili e completare al 100% le quest;
paradossale visto che si tratta del capitolo finale.
L'attesissima Batmobile,
una new entry fin troppo presente
Ormai
conosciamo tutti il gameplay degli Arkham: un ottimo sistema di
combattimento denominato FreeFlow, fasi stealth ricche di approcci ed
esplorazione unita ad enigmi ambientali con l'utilizzo dei molteplici
gadget. La formula non è invecchiata, anzi si presenta superiore a
titoli oggi impresentabili come AC: Unity. La Batmobile è senza
dubbio l'elemento principale di Knight, ciò che tutti i fan
attendevano e che sembrava dovesse elevare il gioco a capolavoro
della quadrilogia. Il mezzo presenta un design eccezionale, curato
fin nei minimi particolari e dotato di armi molto potenti; il sistema
di controllo è di ottima qualità: tre visuali, modalità "guida"
per sfrecciare in tutta Gotham e un'altra di combattimento più lenta
e precisa. Nelle prime ore di gioco sorprende positivamente e amplia
le meccaniche ormai consolidate verso nuovi orizzonti, il problema
sorge nel momento in cui si capisce che dopo quelle che poche ore si
esauriscono le novità, è tutto lì, gli upgrade si limitano ad
incrementi della potenza delle mitragliette fisse o alla capacità di
schivare più velocemente. Avrebbe potuto salvarlo in parte una
varietà accettabile di corazzati, così non è stato, bensì vi sono
due tipologie di tank: i classici che incontreremo fino alla fine e
altri più voluminosi da inseguire furtivamente e agganciarli con
conseguenti missili. L'automobile dà il meglio di sé nelle sfide
dell'enigmista, questa volta separate dai collezionabili sparsi per
la mappa, complessivamente sono 10 e il nostro amato/odiato veicolo
dovrà evitare ostacoli (con l'aiuto di un'interessante funzione che
permetterà di attivarli e disattivarli), oltrepassare pareti
similmente ai platform game e dare prova di velocità con il
propulsore. Se siete rimasti delusi da i problemi descritti, non è
finita: il bilanciamento fra Batmobile, combattimento e fasi stealth
corrisponde rispettivamente a 70%, 20% e 10%, il dubbio è che
abbiano voluto dare spazio alla "grande novità", senza
pensare che dovrebbe essere pur sempre una delle caratteristiche del
gameplay e non quella principale.
Dimentichiamoci
l'intensità e la varietà dei precedenti capitoli
Soffermiamoci
ora su una delle debolezze maggiori: le quest secondarie. La maggior
parte sono ripetitive fino alla nausea e quelle con proprie storyline
si concludono davvero velocemente, un passo indietro notevole, e come
se non bastasse ve ne sono un paio che rasentano il demenziale tanto
semplici e inutili.
Le
novità sono davvero poche: due gadget fin troppo utili e qualche
abilità come il triplo Ko, quest'ultimo in particolare rende ben più
semplici le sequenze furtive; si salva l'I.A: i nemici vi staneranno
nelle grate, invieranno droni e bruceranno i condotti, peccato che
non serva a molto considerata la grande facilità con cui si portano
a termine la maggior parte delle situazioni; ebbene nemmeno la
difficoltà si mantiene sui livelli del passato, ormai un lontano
ricordo, Batman è così potente da eliminare senza troppi problemi
eserciti di avversari e un grande numero di carri armati. Da notare
inoltre la rigidità con la quale si utilizzano i gadget, tutti
relativi a poche missioni principali e decisamente guidati. Un
accenno al dual play, costituito da combattimenti in coppia nei quali
si può switchare da un personaggio all'altro (Robin, Nightwing e
Catowman), un'idea buona ma inconsistente a dir poco, forse qualcosa
di più che pochi secondi di presenza complessiva di Nightwing
avrebbero aiutato. Una delle maggiori qualità sono le
investigazioni, piuttosto varie e coinvolgenti, fra ricostruzioni di
scene del delitto in 3D, riavvolgimento di sequenze su schermi ed
analisi anatomiche del corpo umano, quest'ultime sono il punto debole
fra le tre categorie. A questo punto viene difficile elogiare la
vastità della mappa, suddivisa in tre aree, vista la povertà del
mondo di gioco. Altro grave difetto è l'assenza di boss fight, può
essere che non abbiano più idee? Inaccettabile per una software
house di un simile spessore.
La maestosità di Ghotam
City
A primo
impatto Akrham Knight è eccezionale: modello di Batman curatissimo,
pioggia battente molto realistica e un'orizzonte sconfinato, a cui si
aggiungono texture che spaziano dal buono all'ottimo, esplosioni
spettacolari e dimensioni della mappa maggiori. Gli altri personaggi
non godono dello stesso dettaglio, alcuni volti sembrano appartenere
alla passata generazione e le animazioni sono a tratti legnose. Si
tratta di una versione modificata dell'Unreal Engine 3, ma il lavoro
svolto rispetta i canoni attuali, un esempio è l'assenza di
caricamenti fuorché il riavvio dopo la morte. Le location interne
non sono memorabili come molte di City, si dimenticano facilmente e
per una serie come questa è un vero peccato.
Sul
fronte sonoro abbiamo doppiaggio ed effetti buoni come sempre, non
affiancati da una colonna sonora adeguata, i temi principali di City
avevano una carica diversa dagli attuali, non spiacevoli, ma
sicuramente sottotono.
La
longevità si assesta sulle 12 ore per completare la storia a
difficile (che corrisponde al normale/facile dei precedenti) e molte
più per un completamento del 100%.
COMMENTO FINALE
Batman
Arkham Knight non è la degna conclusione di una saga tanto
importante. Il pessimo bilanciamento danneggia i singoli compomenti
del gameplay. La Batmobile è dotata di un ottimo sistema di
controllo, ma davvero ripetitiva a causa di sole due tipologie di
tank, una presenza eccessiva abilità quasi inutili; il combattimento
e le fasi stealth sono ottimi come sempre, peccato che siano in
numero estremamente ridotto e la grande facilità rispetto ai
precedenti si fa sentire non poco. Nemmeno la storia convince, anzi
stupisce per quanto sia banale e mal costruita, i personaggi sono
sottotono e prevedibili, si salva in parte solo il Joker. Le missioni
secondarie sono estremamente simili fra loro e caratterizzate da
storyline risibili, in conclusione possiamo affermare che non c'è un
minimo dell'intensità a cui la serie ci ha abituato. L'ottima
grafica non serve a molto, considerata la delusione generale.
Consigliato a chi cerca un action adventure discreto e ai fan
irriducibili di Batman.
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