domenica 21 giugno 2015

Wolfenstein: the Old Blood - Recensione



A cura di Lorenzo Drake

VOTO: 7,5

PRO
Mantiene l'eccellente shooting di TNO
Ambientazioni varie e spettacolari
I livelli di Wolfenstein 3D
Buon rapporto qualità/prezzo

CONTRO
Poche novità
Narrativa superficiale
Gli zombie sono deludenti

A distanza di un anno dall'uscita dell'acclamato fps old school Wolfenstein: the New Order, Machine Games si ripresenta con un'espansione stand alone dell'originale. Mantenere l'elevata qualità di game design di TNO non è facile, sarà riuscito nell'intento il nuovo arrivato di questa promettente software house?

Ritorno alle origini
Anno 1946, la Germania si conferma la più grande potenza bellica mondiale grazie alle avanzatissime tecnologie a disposizione, fra le quali ve n'è una particolarmente devastante ancora in preparazione, progetto nascosto fra gli archivi dell'occulto castello Wolfenstein. Da queste premesse, capiamo immediatamente la narrativa di Old Blood, ovvero un prequel con una differenza di vent'anni da TNO, con protagonista ancora una volta Blazkowicz. Purtroppo la qualità non è pari al predecessore: i nuovi personaggi sono dimenticabili e i dialoghi non sono certo da lodare a causa di una scarsa ispirazione; si salva fortunatamente il cattivo di turno, che non vi sveliamo in anticipo, ma che assicura qualche momento di tensione. Se la cura riposta alla trama non è come ci aspettavamo, lo stesso non si può dire della realizzazione del mondo di gioco, caratterizzato da note sparse nei livelli davvero interessanti e ricche di sfumature. Attenzione comunque a non sottovalutare il lavoro svolto dal team di Machine Games: il risultato è più che soddisfacente se si considera che è un'espansione e non un vero e proprio gioco, uscita peraltro a meno di anno dal prequel.


Nazisti e ... nazi-zombie?
Il gameplay si presenta esattamente come quello di TNO, permane perciò l'elevata qualità delle meccaniche di shooting. Da notare come non si parta con tutte le armi già sbloccate ma le si devono recuperare man mano che si prosegue; poche sono le aggiunte a riguardo, fortunatamente come sempre di ottima qualità, inoltre il design di esse è evidentemente più antico, rispecchiando il periodo. La vera novità è il tubo, che avrebbe dovuto permettere una verticalità maggiore, in realtà è "solo" un buon oggetto multiuso, le cui funzioni consistono nella possiblità di scalare alcune pareti, per la maggior pate delle volte obbligatorie al proseguimento della storia, e di uccidere i nemici furtivamente e in fase d'attacco. Possiamo idealmente suddividere Old Blood in due parti: una prima che compone il 70% circa del gioco ambientata nel castello Wolfenstein (annessi luoghi a esso correlati) e una seconda ben più breve in una cupa cittadina assediata dai nazi-zombie. E' indubbiamente la prima delle due la più coinvolgente e impegnativa, grazie a un'alternanza quasi perfetta tra fasi furtive e di pura azione, tutte dotate di un buon level design, che seppur non raggiunge le vette qualitative di TNO, si dimostra efficace e superiore alla media; i capitoli successivi vedono protagonisti esclusivamente gli zombie e risultano deludenti a causa di una scarsa difficoltà lontana dai livelli precedenti. Discreta la varietà di situazioni e ottimo il ritmo: sequenze d'inflitrazione, cecchinaggio, mini boss fight e altro ancora; dimenticabile il boss finale: qualitativamente inferiore a quello di TNO, nonostante possa sembrare impegnativo. L'I.A. fa il suo dovere senza eccellere, anzi a volte è fin troppo statica, siamo in ogni caso distanti da quella degli fps bellici. Parliamo ora di una delle idee migliori: l'introduzione di un livello di Wolfenstein 3D per ogni capitolo, nei quali vi saranno armi e mappe di Old Blood (e relativa grafica attuale) negli ambienti del suddetto vecchio titolo ID Software.
Oltre alla storia principale sono presenti delle sfide da sbloccare a dire il vero noiose e ripetitive, utili solo ai fanatici dello shooting, sicuramente un'aggiunta efficace, ma superficiale.


Un pericoloso castello e antiche cittadine
Tecnicamente Old Blood non è all'avanguardia, ma si mantiene accettabile grazie a buoni effetti di luce e personaggi molto dettagliati. Dove è capace di stupire è nelle ambientazioni, evocative e varie, sopra la media considerando che si tratta di un'espansione; sia il castello Wolfenstein che i sobborghi non sono inferiori a molte delle location di TNO. Ottimo il sonoro: armi da fuoco realistiche e un doppiaggio di spessore garantiscono un grande coinvolgimento. Concludiamo con la longevità: circa sei ore per completare la storia principale e qualcuna di più se si giocano le sfide.


COMMENTO FINALE:
Wolfenstein: the Old Blood è una buona espansione, che prevedibilmente non è ai livelli del sorprendente the New Order. In vendita a un prezzo onesto e capace di offrire ore di grande divertimento, grazie alle ottime ambientazioni e alla longevità più che sufficiente, senza dimenticarsi dell'eccellente shooting mantenuto dal predecessore; purtroppo si rivela superficiale la narrativa, sostenuta solo dalla cura con cui è stato realizzato il mondo di gioco, difetto non così grave a confronto dell'apprezzabile lavoro svolto su ogni aspetto da parte di Machine Games. Consigliato a chiunque sia piaciuto particolarmente l'originale.

Nessun commento:

Posta un commento